mercoledì 9 luglio 2025
Il Mondo Invisibile
Messaggio dal Nostro Signore e Dio Gesù Cristo alla Sorella Beghe in Belgio il 25 giugno 2025

I diversi luoghi nella creazione invisibile
Martedì, 10 giugno 2025, martedì di Pentecoste
Nostro Signore:
Io sono il tuo Dio, il tuo Maestro, l'Onnipotente, il Grande, l’Infinitamente Grande, il Dominante, ma anche l'umile e il Misericordiosissimo, l'Omnisciente e l'Onnidirettore: il meglio per tutti. Tali sono i Miei titoli di nobiltà divina, che possiedo totalmente, completamente e infinitamente.
La creazione del mondo fu concepita in due modi: il mondo visibile e il mondo invisibile.
Queste sono le creazioni che gli uomini non vedono, non possono immaginare, ma che esistono per condurre tutti gli uomini di buona volontà alla santità e alla partecipazione al Cielo della divinità di Dio che ha assunto la nostra umanità.
Il Paradiso, il Regno dei Cieli e il Purgatorio
Tale è il Cielo dei Miei amati: essi condividono tutto, esercitano tutte le Mie qualità, tutte le Mie virtù, si muovono in Me e per mezzo Mio, ed è questa formazione verso la perfezione totale che i Miei eletti acquisiscono nel Paradiso.
Cos'è il Paradiso? Il Paradiso è l’anticamera del Cielo, dove l'anima si sforza di acquisire tutte le virtù, esercitarle e assimilarle, mentre il purgatorio fu la soddisfazione dei peccati, la purificazione delle anime e la rinuncia al peccato. Più le anime acquisiscono tutte le virtù e qualità, più alte salgono in questo squisito luogo che è il Paradiso, dove vedono Dio ed Egli sono vicini a Lui, ma non ancora in Lui come nel Cielo.
Dopo essersi perfezionati in tutte le qualità, fino a farle proprie, così anche per tutte le virtù, vengono poi invitati ad entrare nel Cielo, la dimora di Dio nell'Eternità, dove tutte le virtù e qualità sono prerogativa di tutti i santi.
Nel Purgatorio si è purificati, in Paradiso ci si santifica, e in Cielo si entra nella divinità di Dio, Dio condivide il Suo Essere con i suoi Santi. Tale è la funzione di questi importanti luoghi nell'Aldilà.
E Io, Dio, Signore, Maestro di tutte le cose e l’unico capace di spiegare la Mia Creazione, ho dato all'uomo l'intelligenza necessaria per comprendere la creazione materiale, quella delle creature animate ed inanimate. Non gli ho concesso la capacità di conoscere la creazione invisibile se non attraverso la rivelazione. Così alcuni santi hanno ricevuto grandi intuizioni sul purgatorio, come Santa Caterina da Genova (1447-1510) e, più recentemente, Maria Simma (1915-2004). Ho anche rivelato che ci sono molti luoghi nell'Aldilà, ed ho anche rivelato a certe anime – chiamate privilegiate, ma che devono rimanere fedeli finché Io concedo loro la vita – la varietà dei luoghi nel mondo invisibile, che non ho rivelato durante il Mio tempo sulla terra.
La Santa Chiesa
La Mia missione sulla Terra fu quella di formare la Mia Santa Chiesa sulla Roccia, la Pietra, San Pietro tra gli apostoli e i suoi successori, e salvare l'umanità attraverso il Mio Sacrificio Santo sulla Croce. Ho dato alla Mia Chiesa i sacramenti, mezzi umani e soprannaturali per ricevere il potere della conversione dopo il peccato originale. Il ruolo della Mia Santa Chiesa è quello di portare la salvezza divina ai Miei figli. Ho concesso a poche anime la grazia di sapere qualcosa del mondo invisibile, e questa conoscenza sarà ampiamente comunicata ed appresa dall'umanità convertita all’unica religione di Gesù Cristo Salvatore, quando verrà chiamata ad entrare nel mondo rinnovato.
Ho già spiegato che nessun uomo è salvato o perduto contro la sua volontà, cioè senza la sua partecipazione volontaria e cosciente, e ne consegue che il detto "Fuori dalla Chiesa non c'è salvezza" [1] è una realtà tangibile. Senza i sacramenti, senza la Vita del Signore comunicata all’anima, nessuno può essere salvato, secondo quanto ho Io stesso detto: “Io sono il pane della vita; i vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo pane è Colui che discende dal Cielo perché noi possiamo mangiare di Lui e non morire. Io sono il pane vivente disceso dal cielo. Chiunque mangerà di questo pane vivrà in eterno, ed io darò la mia carne per la vita del mondo” (Gv 6:48-51). E ancora: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna, e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno.” (Gv 6:54). Il contrario è altrettanto vero: chi non riceve il Corpo e il Sangue di Cristo non risorgerà nell'ultimo giorno. Se così non fosse, le divine parole del Signore Gesù Cristo sarebbero vuote, e questo non può essere.
È quindi necessario, vitale, che le anime si convertano al Signore Gesù Cristo e ricevano il Suo Corpo – e con esso il Suo Sangue, la Sua Anima e la Sua divinità – per avere vita eterna. Qui sorge di nuovo la grande questione a cui non è mai stata data una risposta ufficiale dalla Santa Chiesa: cosa succede a tutte quelle anime che non conoscono Gesù Cristo e lasciano questa terra senza averLo conosciuto? Le parole del Signore sono certe, non possono essere ignorate, ma il Signore ha anche detto senza contraddirsi: “E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me.” (Gv 12:32). Sì, il Santo Sacrificio ha dato a tutti gli uomini l'opportunità di unirsi a Lui e salvarsi, diventare santi e ottenere la vita eterna. Sì, ed è lì, nella creazione invisibile, che si svolge tutto ciò che non può essere visto sulla terra, cosa che rimane inspiegabile perché la creazione invisibile è al di là della nostra portata.
Ci fidiamo in Gesù Cristo, nelle Sue parole. Non può mentire e tutto quello che ha detto è Verità. Quindi degna di sollevare il velo dell'invisibile, di quel mondo così sconosciuto a noi, la creazione invisibile, strettamente connessa con la terra, affinché sappiamo già che il Purgatorio scomparirà alla fine del mondo perché avrà perso la sua ragione d’essere. Questo è ciò che ci insegna una semplice logica, ma esistono anche altre sfere, che scompariranno anch'esse alla fine del mondo perché non avranno più alcuna ragione di esistere; Paradiso scomparirà perché, quando tutte le anime saranno sante, non ne avrà più alcun uso. Alla fine del mondo, ci saranno solo il Cielo e l’Inferno, perché questi due luoghi sono nell’Eternità.
La Creazione Invisibile
La creazione invisibile, così necessaria per la creazione visibile, non è situata nell'Eternità, ma raccoglie le anime che non hanno raggiunto il termine del loro cammino, quel fine che è l’Eternità. Questa creazione invisibile scomparirà con la fine del mondo visibile.
I mondi visibili e invisibili sono intimamente legati. Il Purgatorio accoglie le anime cristiane che devono essere purificate, ed il Limbo esiste per i bambini morti senza battesimo prima dell'età della ragione, così come esisteva per i giusti nell’Antico Testamento. La Santa Chiesa non dà ulteriori spiegazioni in merito. Esiste anche il Limbo dei pagani di buona volontà, ma la Santa Chiesa non ne parla perché fa parte di tutto ciò che non è sua responsabilità insegnare. Questo Limbo dei pagani è riservato alle anime che non hanno conosciuto Dio. Non meritano il purgatorio poiché non conoscono Dio, né conoscono il peccato e tanto meno le opere meritorie o le virtù. Non essendo sulla via della santificazione, neanche per loro c'è posto nel Paradiso.
C'è ancora un luogo nel mondo invisibile che è sconosciuto, un posto collegato all’inferno, quasi lo stesso dell’inferno ma che non sarà eterno; le povere anime che vi dimorano accettano l’esistenza di Dio, hanno riconosciuto il loro errore ‘dopo’ la morte e avrebbero subito tormenti eterni se Dio non fosse stato misericordioso con loro a causa della loro onestà davanti a Lui durante il Giudizio Particolare, quando il loro destino era già segnato. Avendo riconosciuto i propri errori nonostante una vita completamente opposta agli insegnamenti divini, meritano l’inferno e Dio li lascia alla loro dannazione senza condannarli alla dannazione eterna. Queste tristi anime sono come quelle all'inferno, ma non per sempre. Dobbiamo pregare molto per loro, perché lasciate sole sarebbero disperate. Le tre Messe per i defunti che la Santa Chiesa celebra ogni anno il 2 novembre per le anime del purgatorio portano sollievo anche a queste anime particolarmente flagellate, perché la Chiesa include nelle sue preghiere tutte le anime che non si trovano nello stato di beatitudine.
Nell'aldilà ci sono anche luoghi come camere stagne [2] , dove finiscono le anime senza fede, ricreando ambienti familiari, come quelli che frequentavano sulla terra. Durante la loro vita terrena non credevano in Dio, non erano né buoni né cattivi e si ritrovano nell'aldilà in un ambiente favorevole dove imparano ad amare, ma senza dare a questo amore un nome o una rappresentazione. Quando ritornano sulla terra, sia dopo un’esperienza di pre-morte (NDE) che per qualche altro motivo, sanno che l'amore è la forza trainante della vita e hanno capito che è l'amore a governare il mondo [o vero Amore quello di Gesù Cristo]. Sono allora sulla via della conversione e Dio li aspetta.
C’è un altro luogo, sconosciuto sulla terra, chiamato la Maternità delle Anime . Sì, tale posto esiste. L'ho nominato così per una migliore comprensione degli uomini. All'inizio della creazione del mondo, prima di creare Adamo ed Eva, avevo creato le loro anime e, proprio come in seguito diedi all’uomo e alla donna il comandamento e il permesso di moltiplicarsi, così nella Mia Saggezza e Creatività, donai a una bellissima Anima nell'Aldilà la grazia di dare vita alla maggior parte delle anime umane. Donai anche alla bella Anima di Eva, tristemente peccatrice, la grazia di diventare Madre dell’umanità. Lo stesso valse per una terza anima esemplare, l'Anima della Santissima Vergine Maria, che ricevette la speciale grazia di diventare Madre di Dio. La prima Anima, che avrebbe dovuto essere esemplare, fu tentata anche da Lucifero, originariamente un collaboratore nella Creazione, ma con sé condusse quasi un terzo degli spiriti angelici nel peccato. Come Eva, questa prima Anima fu tentata e pecò mortalmente pur mantenendo la sua natura intrinseca, quella di dare vita alla maggior parte delle anime umane. Dal suo peccato irremesso, le anime nate da essa in questa Maternità sono deboli, ma attraverso la vita terrena che viene loro donata possono imparare a combattere le proprie debolezze e raggiungere la vita eterna.
Tali sono i molti luoghi nell'Aldilà che il Signore mi ha permesso di conoscere, che sono come saldati alla terra per consentire alle anime della terra di perfezionarsi, santificarsi e raggiungere la Felicità che Dio ha destinata loro fin dall’inizio dei tempi.
Lode sia al Signore che fu il Pensatore, il Creatore, il Redentore e il Santificatore di un'organizzazione così grande e perfetta!
Giovedì 11 giugno 2025, Giovedì di Pentecoste
Nostro Signore:
La Mia Anima, che proviene dallo Spirito Divino Puro, esisteva prima di tutta la creazione, prima dell’inizio di tutte le cose, perché è infinita ed eterna come Me stesso. Lo Spirito Divino Puro produce la Sua Anima e così tutti gli Angeli superiori, su proposta divina, poterono produrre un'anima per sé stessi; come Dio, volevano essere simili a Lui in tutto: crearono tre anime per sé stessi, poiché Dio è Uno ed è Trino. Dio è Uno ed Egli è Tre Persone, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo e durante la Mia vita sulla terra dissi “Chi ha visto Me ha visto il Padre” (Gv 14:9) e aggiungo: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono un Dio solo, unico, personale ed eterno.
Gli Angeli superiori, creati da Dio per essere vicini a Lui e legati a Lui nelle Sue Opere come nelle Sue Virtù, vollero, sull'immagine di Dio in Tre Persone, personalizzarsi assumendo tre anime, destinate ad essere sante e vicine a Lui per l’eternità, nell'immagine del Signore Gesù Cristo, Persona divina straordinaria attraverso la Sua Incarnazione, la Sua Santità e il Suo Santo Sacrificio.
Come spiegato sopra, all'Angelo superiore della Vita fu concessa la grazia di creare tre Anime, le cui identità ti ho già rivelato: l’Anima satanica, Eva e la Vergine Maria santissima. L’Anima Satanica non poté incarnarsi a causa del suo peccato nel mondo invisibile [3] . Eva pecò gravemente ma si pentì, e la Santissima Vergine Maria non peccò. Fu fedele in ogni circostanza. Certo, fu tentata, e la sua prova e vittoria sono ben note a Dio.
Gli Angeli delle gerarchie superiori, almeno quelli che lo desiderano, possono assegnarsi tre anime di cui sono guardiani inscindibili, uniti ad esse eternamente se raggiungono la beatitudine eterna. Gli angeli custodi, quelli della nona gerarchia, non creano le anime ma le prendono dalla Maternità delle Anime e le conducono con amore, perseveranza e premura all'eternità beata se lo desiderano.
La creazione visibile e la creazione invisibile hanno molte somiglianze, essendo quest’ultima una copia materiale della prima prima che fosse presa in consegna dal Principe di questo mondo visibile. Lucifero, come un caposquadra geloso e orgoglioso, volle impossessarsi dell'opera della creazione e rivendicarla come sua. Dio, sempre giusto e rispettando la libertà che aveva dato alle Sue creature, protesse con i Suoi angeli un luogo sulla terra dove Lucifero non poteva entrare: il Giardino dell’Eden. Lì creò Adamo ed Eva, diede loro l'ordine di moltiplicarsi e diffondere ordine e pietà su tutta la superficie della terra. Ma lì ancora una volta, Eva e poi Adamo tradirono la fiducia divina, e l'umanità fu segnata per sempre dalla macchia originale – il peccato originale.
Dio si mise quindi all’opera per recuperare l'umanità caduta. Si riservò un popolo che coprì con le Sue benedizioni, e Dio Figlio nacque in questo popolo privilegiato. Ma come sanno i figli di Dio, questo popolo Lo tradì ed fu responsabile della Redenzione, avvenuta attraverso la Passione e il Sacrificio Santo sulla Croce. Dio condannò questo popolo alla dispersione, ma quando la Chiesa sarà conosciuta e riconosciuta da tutti i pagani, i discendenti di questo popolo “saranno cari a causa dei loro padri” (Rom 11:25-32), si convertiranno ”e Dio avrà misericordia di tutti”.
In questi tempi benedetti di diffusa conversione, o in altre parole durante il regno millenario descritto dall'amato apostolo del Signore (Ap 20:1-6), Dio realizzerà lo scopo del Suo piano creativo: un’umanità composta da uomini e donne pii che vivono su una terra tornata ad essere Eden, obbediente alla legge divina, laboriosa e caritatevole, lodando e adorando il Dio Trino, secondo il Suo desiderio e il Suo amore.
Sia benedetto, amato, lodato e ubbidito Dio, tale è il Suo volere! E la Sua benedizione sarà su tutti gli uomini che Lo servono, Lo amano e Lo adorano. Così sia.
Sabato, 14 giugno 2024, sabato di Pentecoste
Il nostro Signore:
Il mondo invisibile, creato da Dio, non è il Cielo, che è increato perché è la Sua dimora fin dall'eternità.
Il Cielo o l’Eternità Beata
Il Cielo è come Dio, Eterno, perché Dio vuole un luogo dove Lui stesso sia presente, con i Suoi amati figli. Il Cielo è un luogo totalmente divino e Dio ha voluto e vuole condividerlo con i suoi figli. Le altre terre dell'universo, tutte create da Lui, sono volute anche da Lui affinché le Sue creature possano dimorare in Cielo perché Egli è Amore e desidera condividere tutto il Bene, la Bellezza e la Felicità di questo luogo esemplare ed straordinario.
Dissi durante la Mia vita sulla terra: “Nella casa del Padre mio ci sono molte moradi” (Gv 14:2), e ciò è vero! Il Cielo, la mia dimora eterna, è vasto ed è destinato ad accogliere le Mie creature amate e care. Voi, cari figli miei, siete i Miei figli, creati a Mia immagine e somiglianza, dotati di uno spirito che è il vostro angelo custode, con un’anima e un corpo, e siete destinati a unirvi a Me nel Mio Cielo per sempre.
In Cielo, che è la Mia Residenza dove accolgo i Miei figli per partecipare alla Mia divinità, ci sono molte altre dimore, perché il Cielo è vasto, eterno e infinito, come lo Sono Io stesso. Quando sarete accolti lì, dopo la vostra perfetta santificazione acquisita in Paradiso, entrerete nell’Inesprimibile, l'impareggiabile Bellezza di Dio e nella Sua incomparabile Dimora. Altre creature, perfette a modo loro ma non figli di Dio perché provenienti da altrove ma volute da Me nel loro stato personale e perfetto, popoleranno anch’esse il Cielo, ma non la dimora personale di Dio, così come un palazzo ospita il Re e la sua famiglia e certi membri del suo staff, mentre gli altri cittadini vivono altrove nel Regno.
Sì, il Cielo è popolato da figli di Dio e altre creature necessarie e perfettamente adatte all’eterna beatitudine dello stesso Cielo. Ci sono molte dimore nella Casa del Padre Mio, così come sulla terra ci sono molte dimore, molte civiltà e usanze diverse, molti paesaggi dissimili ma eccezionalmente belli. L'infinità di Dio è illimitata, lo sono anche tutte le Sue virtù, tutte le Sue qualità, il Suo intero Essere divino, ed Egli ha voluto condividere la Sua Bontà nel modo più stretto possibile con i figli degli uomini a causa della loro somiglianza con Lui attraverso la loro adozione divina.
Vi voglio tutti per Me stesso, figli Miei, al punto da comunicarvi tutti i doni del Mio Paternitá. E dove vi ho destinati, così come ogni padre vuole dare a suo figlio il meglio di sé, così vi ho creati tutti principi ed eredi del Mio Regno, eredi in pienezza d’Amore, Autorità e Accessibilità a tutto ciò che è Mio. Voi, cari figli, avendo raggiunto la perfetta Santità, sarete i Miei degni eredi, i Miei rappresentanti più degni verso gli altri esseri del Mio Regno, che vi venereranno come Venerano Me stesso e che avranno una gratitudine fedele, amorevole e dinamica per tutto ciò che riceveranno da voi a causa Mia.
Il Mio Regno è vasto e infinito come lo Sono Io stesso, ed Io, Dio, essendo infinitamente creativo, infinitamente amoroso, infinitamente vario, voglio dare libero sfogo a tutte le Mie virtù, a tutte le Mie qualità, e il Mio Cielo è un vasto campo di azione divina che io gestisco e ho gestito per l’Amore dei Miei propri e per l'Amore di tutte le Mie creature che hanno raggiunto la meta della loro beata destinazione.
Sia benedetto Dio per la Sua magnificenza, la Sua munificenza e la Sua grande bontà, che dà tutto a tutti e abbondantemente.
E Io, Dio, vi benedico voi che Mi leggete, io guardo verso di voi, vi do le Mie grazie, e voglio tutti per Me stesso. Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo †. Amen.
Lunedì, 16 giugno 2025
Nostro Signore:
Inferno non eterno
Perché un inferno non eterno? L'inferno eterno è il rifiuto eterno di Dio. Un inferno non eterno partecipa della purificazione del purgatorio, e poco a poco la povera anima in questo inferno non eterno emerge e passa nel purgatorio. Ogni anima in questo inferno non eterno non ha respinto Dio nell’estremo: quando, davanti a Lui, si è inginocchiata e, nonostante i suoi crimini e la sua ostinazione sulla terra nel negarlo, ha confessato di essersi sbagliata.
Nonostante i suoi crimini, peccati e orgoglio, aveva conservato un profondo senso d’onestà, e Dio lo sa. La soddisfazione per un peccato o una mancanza fa parte del contrito, e più l'anima ha peccato, più ha respinto Dio sulla terra, maggiore deve essere la soddisfazione. Un grande criminale è posto in isolamento, separato dagli altri criminali perché sarebbe pericoloso sia per lui che per gli altri trovarsi nella loro compagnia. La sua detenzione è più severa perché il suo crimine è maggiore.
Un'anima che è nera ma consapevole della sua oscurità e non rifiuta la propria condanna sta già cominciando a sentire rimorso. L’anima in questione, che conosci bene, ha accettato la sua condanna senza una parola, sapendo di non potersi aspettare altro dalla misericordia divina che aveva sempre disprezzata. Un peccatore impenitente è colui che si ribella e rifiuta di giustificarsi persino davanti a Dio. Il rifiuto di Dio è eternamente dannabile, ma la misericordia di Dio è tale che il riconoscimento da parte di un'anima della realtà divina che aveva negato sulla terra è un primo passo verso la conversione. A quel punto deve riparare le sue molte colpe, risarcirle ed estirparle. Si ritrova così al suo livello appropriato, quello dell’inferno non eterno dal quale dovrà emergere, fare ammenda, soddisfare e purificarsi. Questo inferno è l'anticamera del purgatorio, ed è terrificante perché i demoni vi hanno accesso.
Ho mostrato all'amata Josefa Menendes l'inferno. Era rannicchiata in un dungeon dove era lo zimbello dei demoni e allo stesso tempo il loro capro espiatorio. È un luogo orribile, così oscuro che nessuna luce vi entra mai, né fisica né spirituale. Mentre nell’inferno non eterno, l'anticamera del purgatorio, è possibile ricevere qualche sollievo con la permissione divina, e le preghiere per quelle anime che non sono ‘perdute per sempre’ sono essenziali.
[1] Concilio Quarto Lateranense (1215)
[2] Luoghi di transizione
[3] Voleva essere l'anima di Lucifero e non del suo Angelo, così divenne come la sua anima dannata.
Fonte: ➥ SrBeghe.blog